www.cdqtd.it Roma, 15 luglio 2011 I cittadini di Decima e Torrino dicono basta con i miasmi del depuratore Acea
L’assemblea è stata quindi riconvocata per il 28 luglio alle ore 21 presso la piazza di Decima (Donnini Vannetti) per valutare gli esiti del sopralluogo e le ulteriori iniziative da intraprendere.
I cittadini di Torrino-Decima contro il depuratorehttp://www.paesesera.it/Cronaca/I-cittadini-di-Torrino-Decima-contro-il-depuratore
Nella riunione di ieri sera al “Centro Aurora”, gli abitanti della zona che ospita l'impianto si sono dati un obiettivo: risolvere il problema nel più breve tempo possibile: sono esasperati e nessuno sa cosa ci sia nei gas che provengono dalla struttura di depurazione, gestita dal gruppo Acea Un depuratore un po’ invadente, molto spesso fastidioso. L’impianto di Roma sud, che si affaccia sul quartiere Torrino-Decima, è rumoroso ed emette un odore sgradevole. Lo denunciano gli abitanti della zona che, nella riunione di ieri sera al “Centro Aurora”, si sono dati un obiettivo: risolvere il problema nel più breve tempo possibile; perché sono esasperati e perché nessuno sa cosa ci sia nei gas che provengono dalla struttura di depurazione, gestita dal gruppo Acea. Tutti assenti gli invitati. All’assemblea pubblica avrebbero dovuto partecipare l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Roma Fabrizio Ghera; Guglielmo Ranalletta, responsabile Acea del depuratore; Pasquale Calzetta e Maurizio Cuoci, presidente e vicepresidente del dodicesimo Municipio. Nessuno di loro ha risposto alle domande di cittadini stanchi di questa situazione. «L’altra notte – racconta una signora – ho dovuto chiudere le finestre perché non riuscivo più a respirare». Ma non è un incubo continuo: i cattivi odori e i troppi decibel si presentano spesso nel weekend, sempre di notte. «È evidente che c’è qualcosa che non va proprio in quei momenti», aggiunge un altro cittadino nel corso della partecipata assemblea. In realtà, «la battaglia contro il depuratore dura da tempo - ricorda Federico Polidoro, presidente del comitato di quartiere – oramai è la nostra bandiera storica». La convivenza con una delle strutture più grandi d’Europa, e che ha un bacino di utenza di oltre un milione di cittadini, era problematica anche nel 2003. Quell’anno, grazie a un’interrogazione comunale fu istituita una commissione. L’Acea fu obbligata a interventi di manutenzione straordinaria. Problema risolto, almeno per qualche anno. In questi giorni per i cittadini va in scena lo stesso film di otto anni fa. Ma l’Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale, certifica l’ottimo stato degli impianti. Ai residenti il compito di dimostrare il contrario. Qualcuno propone una class action contro il gruppo, altri di occupare via Ostiense. Una signora suggerisce: «E se pensassimo di rescindere tutti il contratto con Acea luce?». Il presidente del comitato di quartiere sventola una lettera. «Con questa il Municipio si impegna a contattare Ranalletta per un sopralluogo all’impianto». Alla fine prevale, per ora, la linea morbida: una delegazione incontrerà il responsabile Acea e proverà a spiegare il problema.
Santo Iannò
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